Veloce, efficiente, e scelta ottimale per le stampe in bianco e nero, la tecnologia delle stampanti laser spiegata passo per passo.
Sempre sulla tua scrivania, in ufficio o a casa, la tua stampante a tecnologia laser è costantemente pronta a stampare le copie di cui hai bisogno, ma ti sei mai chiesto esattamente come funziona?
Le stampanti laser vennero introdotte sul mercato negli anni 80, poco prima delle Ink Jet.
Per un lungo periodo la stampante laser è stata sinonimo di stampante molto veloce, efficiente, anche se monocromatica (solo bianco e nero).
L’alto costo delle stampanti laser ne limitò la diffusione solo in uffici o dove richiesti grandi quantitativi di stampe documentali.
Negli ultimi anni stiamo assistendo alla comparsa delle stampanti laser anche in ambiti non professionali, questo per le seguenti ragioni:
Si può dire che il muro che divideva gli ambiti di utilizzo delle tecnologie Laser e Ink-Jet si è progressivamente ridotto.
La “stampa laser” prende il nome dal raggio laser (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation), l’elemento tecnologico protagonista del processo di stampa che andiamo di seguito a descrivere in fasi:
Caricamento: il procedimento inizia con il caricamento statico del tamburo attraverso il PCR (Primary Charge Roller). Il continuo flusso di corrente proveniente dal PCR genera uno strato di carica negativa sulla superficie fotosensibile del tamburo.
Esposizione: una volta caricata in modo uniforme la superficie del tamburo, entra in azione il laser. Il raggio laser scansiona il tamburo togliendo la carica negativa dalla superficie dove il toner non deve attaccarsi. Sulla superficie del tamburo ci sarà un’immagine latente che non è altro che la riproduzione dell’immagine da stampare.
Sviluppo: il rullo magnetico deposita la polvere di toner sull’immagine latente. La polvere, che nasce con carica positiva, si attacca alle superfici rimaste cariche negativamente. Nel processo interviene una lama dosatrice (Doctor Blade) che livella il toner togliendone l’eccedenza sul rullo magnetico.
Trasferimento: una volta che le particelle di toner sono trasferite sull’immagine latente sul tamburo, il prossimo passaggio è il trasferimento sul foglio di carta. Durante il percorso interno, il foglio viene caricato negativamente dal rullo di spostamento in modo che il toner sul tamburo, con carica positiva, si trasferisca sul foglio di carta creando l’immagine da stampare.
Fusione: adesso le particelle di toner che sono sul foglio non sono ancora attaccate perfettamente al supporto, hanno bisogno della fase di fusione. Il foglio di carta deve passare attraverso quella parte della stampante (forno di cottura), che è composta dal rullo fusore e pressore. Il rullo pressore schiaccia il foglio sul rullo fusore che con il calore emesso salda il toner del tutto alla carta. Questa operazione viene effettuata sulla stampante stessa.
Pulizia: durante il procedimento, non tutto il toner sul tamburo si trasferisce sul foglio di carta, la lama di pulizia pulisce il tamburo dal toner rimasto, trasportandolo in un apposito serbatoio. Un altro tipo di lama, detta di recupero ha la funzione di impedire al toner di cadere davanti al tamburo.
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